Il fenomeno degli anelli di Newton consiste in una figura di interferenza ottenuta grazie alla rifrazione della luce attraverso due superfici, una piana e una sferica. Se queste superfici vengono illuminate attraverso l’utilizzo di una luce bianca si formano degli anelli di vari colori che si alternano. Per ciascun colore ci sono zone dove le condizioni sono tali per avere interferenza costruttiva, mentre in altre zone vi è interferenza distruttiva. Il fenomeno era conosciuto già nel Seicento, infatti una prima descrizione qualitativa si trova nel libro Micrographia (1665) di Robert Hooke, mentre una descrizione quantitativa fu tentata da Isaac Newton, il quale però utilizzando il modello particellare della luce, invece che quello ondulatorio, non riuscì a dare una spiegazione soddisfacente del fenomeno, che invece si comprende nell’ambito della teoria ondulatoria, che prevede e spiega il fenomeno dell’interferenza.