Il cosiddetto telescopio (o cannocchiale) galileiano era costituito da 2 lenti, inserite all’estremità di un tubo di ottone o piombo: da una parte c’era una lente convergente, come quella degli occhiali da presbite, rivolta verso l’oggetto da guardare, che perciò veniva chiamata lente oggettiva o obiettiva. Nell’altra estremità era invece presente una lente divergente, come quella degli occhiali da miope, che doveva essere messa davanti all’occhio e veniva quindi detta lente per l’occhio o oculare. Un cannocchiale di questo tipo non fu inventato da Galileo. I primi cannocchiali apparvero in Olanda nei primi anni del Seicento. Galileo li perfezionò, giungendo a ingrandimenti di 30 volte, grazie ai quali osservò le valli e i monti della superficie lunare, scoprì le quattro lune di Giove (oggi note come Io, Europa, Ganimede e Callisto), l’esistenza di molte stelle invisibili a occhio nudo e notò che Venere mostrava delle fasi simili a quelle lunari.

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La bussola di declinazione è uno strumento utilizzato per misurare la declinazione magnetica, ovvero l'angolo tra il nord magnetico e il nord geografico. Questo angolo varia a seconda della posizione sulla Terra e nel tempo,  in quanto il Nord Magnetico a differenza di quello Geografico non è statico, ed è fondamentale per la navigazione e la cartografia.

Un pantografo è uno strumento versatile utilizzato sia per la riproduzione di disegni che per lavorazioni meccaniche. In pratica, permette di creare copie di un disegno o di una forma, ingrandendole o riducendole, oppure di eseguire tagli, incisioni o fresature su vari materiali come legno, metallo, plastica, ecc.

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